Sangue cattivo non mente

deadwoDead Vows – Bad Blood (Refoundation Records, 2009)

Un giorno della settimana appena passata arrivo a casa; mi trascino come un’alga bollita, dopo il solito amatissimo lavoro. Nella cassetta delle lettere ci sono due pacchettini: uno di Area Pirata e un altro con mittente che non conosco. Questo contiene esattamente una mezza dozzina di cd promo targati Refoundation Records.

Sono fuori dal giro dell’hardcore italico e dalla scena da quasi 10 anni ormai e non conoscevo la label, che invece sembra darsi un gran da fare (date un occhio al loro sito). Dei 6 cd nel pacchetto, il primo ad attirare la mia attenzione è questo dei Dead Vows. Nero, molto black metal nella grafica (anche se il coniglione vicino al demone lo rende piacevolmente ironico – sarà intenzionale? Spero di sì). E poi non c’è la solita paginetta di comunicato stampa ad accompagnarlo, quindi la curiosità vince e devo sentirlo subito.

Epperò… mica male. Nonostante di hardcore nuovo proprio non ascolti nulla (sono tragicamente fermo agli anni Ottanta/primi Novanta, lo confesso, da almeno 15 anni), gli svedesoni Dead Vows mi sono piaciuti. Molto metal, una specie di Misfits (periodo Wolf’s Blood/Earth A.D.) miscelati con la violenza e le cadenze dell’hc newyorkese macho, l’ignoranza goduriosa dei Motorhead e un po’ di sano sperimentare alla Black Flag ultimo periodo. I suoni sono modernissimi, ma l’anima è – fortunatamente, per me – più old school.

Un disco che fa scattare la scintilla del pogo anche in un ex come me. Tutti nel moshpit con Satana: ogni tanto fa bene ricordarsi di certe sensazioni dimenticate…