Respect the rock (and roll)

The Peawees – Leave It Behind (Wild Honey Records, 2011)

L’ultima parte di questo 2011 ci ha regalato dei lavori parecchio interessanti in ambito punk-r’n’r fatto in casa: il ritorno dei Sick Rose e dei Loose, l’esordio dei Magnolia Caboose Babyshit e ora il disco nuovo dei Peawees from La Spezia.

Si è parlato da più parti, recensendo questo lavoro, di un ritorno filologico alle radici del rock’n’roll: tutto vero. La carica punk dei lavori precedenti è stata abbandonata – con dispiacere magari dei più intransigenti – in favore di arrangiamenti più curati (piano, voci femminili, armonica). L’immediatezza e una certa urgenza comunicativa sono rimaste comunque ben impresse nel dna degli spezzini, basti ascoltare la tripletta iniziale che apre questo lavoro: “Food For My Soul”, “Gonna Tell” e “Memories Are Gone” guarderanno sicuramente più ai Fifties che al ’77, saranno senz’altro più ricche di strumenti e meglio “curate”, ma hanno un tiro e una efficacia melodica che spezzano le gambe a qualunque gruppetto punk in circolazione.

Fatte le dovute proporzioni, sembra quasi la parabola percorsa da Greg Cartwright: prima terrorista sonico col garage blues punk degli Oblivians, poi cultore delle radici r’n’r coi formidabili Reigning Sound. Ed è proprio a questi ultimi che i nostri oggi si avvicinano di più: in un pezzo come “Diggin’ The Sound” ad esempio, con quell’organo Hammond che irrompe a cascata su chitarre sferraglianti e sulla voce sempre perfettamente azzeccata di Hervè Peroncini; più in generale, in quel senso struggente da loser d’ultima frontiera della musica del diavolo che i quattro di Memphis possiedono.

Blues, rockabilly, punk, r’n’r: Leave It Behind è tutto questo. Disco consigliato.